F. SCHUBERT (1797 – 1828)

Sonata in la minore op. 42 D 845

R. SCHUMANN (1810 – 1856)

Davidsbündlertänze op. 6, diciotto pezzi caratteristici per pianoforte

F. LISZT (1811 – 1886) – A. VOLODOS

Hungarian Rhapsody n. 13 in la minore S. 244/13

Volodos possiede immaginazione, sentimento e una tecnica fenomenale che gli permettono di realizzare a pieno le sue idee espressive al pianoforte.
Il virtuosismo sconfinato, il senso del ritmo unico e l’uso poetico dei colori rendono Volodos narratore di storie intense dal linguaggio senza limiti!

Nato a San Pietroburgo nel 1972, Arcadi Volodos ha cominciato i suoi studi musicali con lezioni di canto e di direzione orchestrale. A partire dal 1987 ha intrapreso lo studio del pianoforte al Conservatorio di San Pietroburgo, perfezionandosi in seguito con Galina Egiazarova al Conservatorio di Mosca e successivamente a Parigi e Madrid. Sin dal debutto a New York nel 1996, Volodos ha lavorato con le maggiori orchestre tra cui Berliner Philharmoniker, Israel Philharmonic, Philharmonia Orchestra di Londra, New York Philharmonic, Munich Philharmonic, Royal Concertgebouw, Staatskapelle Dresden, Orchestre de Paris, Leipzig Gewandhausorchester, Zurich Tonhalle Orchestra, Boston e Chicago Symphony. Numerose le collaborazioni con i più importanti direttori tra cui Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Jukka-Pekka Saraste, Paavo Järvi, Christoph Eschenbach, Semyon Bychkov e Riccardo Chailly. I recital per pianoforte sono sempre stati al centro della vita artistica di Volodos. Il suo repertorio include i grandi classici della tradizione pianistica tra cui Schubert, Schumann, Brahms, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, Scriabin, Prokofiev e Ravel, assieme a opere meno note di Mompou, Lecuona e de Falla. Volodos si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale da concerto europee. Al Müpa di Budapest, alla Slovenske Filharmonije di Lubiana, alla Casa da Musica di Porto, alla Victoria Hall di Ginevra, alla Philharmonie di Berlino, a Den Norske Opera di Oslo, alla Tonhalle di Zurigo, al Barbican Centre di Londra, all’Auditorium di Lione, all’Auditorium Nacional di Madrid, alla Philharmonie di Parigi, alla Konzerthaus di Vienna, all’Opera Nazionale di Riga, al Teatro Petruzzelli di Bari, al Teatro Carlo Felice di Genova. Nel 1999 il disco del suo debutto alla Carnegie Hall di New York (Sony Classical) è stato premiato con il Gramophone Award. Da quel momento Arcadi Volodos ha inciso numerosi altri album tutti accolti calorosamente dalla critica internazionale. Tra questi spiccano Volodos – Schubert, solo piano works, un’interpretazione rivelatoria del compositore austriaco, Rachmaninov Concerto n. 3 con i Berliner Philharmoniker e James Levine e Tchaikovsky Concerto n. 1 con Seiji Ozawa e Volodos Plays Listz vincitore di numerosi premi discografici. Nel 2010 viene pubblicato il CD/DVD Volodos in Vienna e nel 2013 arriva un altro grande successo con l’album Volodos Plays Mompou, dedicato alla musica del compositore spagnolo Frederic Mompou, vincitore del Gramophone Award e dell’Echo Preis. Nell’aprile 2017 Sony Classical ha pubblicato Volodos Plays Brahms con l’interpretazione delle opere 76, 117 e 118. L’album è stato immediatamente considerato punto di riferimento nel panorama musicale e premiato a novembre 2017 con due tra i maggiori premi discografici, Edison Classical Award e Diapason d’Or, e recentemente con il prestigioso Gramophone Award 2018 come miglior incisione strumentale dell’anno. Ad ottobre 2019 Sony Classical ha rilasciato il suo disco Volodos Plays Schubert dedicato alla Sonata in la maggiore D959 e ai Minuetti D334, D335 e D600.