La composizione originale è stata creata appositamente da Davide Tura per sonorizzare il film muto. Il quintetto che accompagnerà il film suona un jazz ed un lirismo moderno, tra temi ed improvvisazioni quasi in antitesi con le immagini. Il forte contrasto serve ad evidenziare la psicologia dei personaggi e della trama. Man mano che l’ascoltatore si addentra nella musica, capisce il forte legame con le immagini attraverso leitmotiv, ricorrenze e sottolineature mai didascaliche ma sempre pronte ad esaltare le emozioni.

Il film del 1927 “THE LODGER – A Story of the London Fog” di Alfred Hitchcock (durata 90 minuti), in italiano anche noto come “Il pensionante”, è considerato il primo film di suspense di Hitchcock e anche il suo primo successo di critica e di pubblico. Girato poco dopo il ritorno del regista dalla Germania, il film dimostra fino a che punto il regista traesse ispirazione dagli ultimi sviluppi del cinema tedesco per quello che riguardava l’uso delle luci.
The Lodger era un romanzo di successo di Marie Belloc Lowndes pubblicato nel 1913 e liberamente ispirato al caso di Jack lo Squartatore. Da grande appassionato di polizieschi, Hitchcock conosceva il libro e ne approfittò per sviluppare una tematica che diventò poi una costante della sua produzione: la caccia all’uomo.
La scelta del divo Ivor Novello per la parte del misterioso pensionante sospettato di essere un assassino preannunciava un altro espediente prediletto: l’uso degli attori in ruoli che disattendono le aspettative del pubblico.