26 FEBBRAIO Accademia dei Concordi h.17.00INTERNATIONAL MOZART COMPETITION SALZBURG

CLARISSA BEVILACQUA
violino

26 FEBBRAIO - Accademia dei Concordi h.17.00INTERNATIONAL MOZART COMPETITION SALZBURG

CLARISSA BEVILACQUA
violino

PROGRAMMA

F. KREISLER (1875-1962) Recitativo e Scherzo

E. YSAŸE (1858-1931) Sonata op. 27 n. 5
á Mathieu Crickboom L’Aurora

Danza rustica

A. R. THOMAS (1964) Dream catcher

J. S. BACH (1685-1750)
Partita n. 3
in Mi maggiore BWV1006 Preludio – Loure – Gavotte en Rondeau – Menuet I – Menuet II – Bourrée – Gigue

E. YSAŸE (1858-1931)
Sonata n. 2 á Jacques Thibaud Ossessione – Preludio
Malinconia

Danse des Ombres

Sarabanda, – Le furie

Il violino è la primadonna degli strumenti, e da qualche tempo conta fra i suoi più ammirati virtuosi molte eccellenti primedonne. E pensare che per molti secoli la sua natura da protagonista, unita alla nomea di strumento del diavolo e alla postura estroversa, quasi provocante, richiesta al violinista, ne facevano uno strumento inadatto alle fanciulle. Clarissa Bevilacqua, nonostante abbia appena 21 anni, già si avvia ad essere una primadonna del violino: bambina prodigio, è risultata vincitrice di numerosi concorsi internazionali, fra cui spiccano il Primo Premio assoluto, Premio del Pubblico e Premio Speciale Bärenreiter al Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo – unica italiana nella storia della competizione – oltre al Grand Prize del Concorso Internazionale Cape Symphony, entrambi nel 2020.

Il programma che ci presenterà, unisce una Partita di Bach a due Sonate di Ysaÿe, e non a caso: infatti, Eugène Ysaÿe (1858-1931), prima di essere uno straordinario compositore e direttore d’orchestra, era un eccellente violinista, e si convinse a scrivere Sei Sonate per violino solo proprio per le infinite suggestioni generate dallo studio e dall’ascolto delle Sei Partite e Sonate per violino solo di Bach. Og- nuna delle Sonate op. 27 (1923) di Ysaÿe è dedicata ad un violinista suo contemporaneo, e la Sonata n. 2, in onore dell’amico Jacques Thibaud, nel primo movimento presenta addirittura delle citazioni tratte dalla Partita n. 3 di Bach, in programma stasera, e precisamente dal notissimo e monumentale Preludio, fatto di un tessuto di quartine di semicrome all’apparenza regolarissimo, ma in realtà dal fraseggio mosso al suo interno da una sorta di contrappunto virtuale fra melodia e ritmo, così maestosamente barocco, che lo stesso lo Bach rielaborò per orchestra come sinfonia di una cantata. La luminosa Partita bachiana in mi maggiore, di cui esiste anche una versione per liuto (BWV 1006a), prosegue con una serie di danze tutte di matrice francese, ad eccezione della Giga finale, che ha origini celtico-britanniche. Invece, la Sonata n. 5 di Ysaÿe è dedicata al suo allievo Mathieu Crickboom, e la presenza nel secondo movimento di una danza folcloristica suona come un omaggio al Belgio, terra natale di entrambi.

Completano il programma il dittico Recitativo e Scherzo (1911) di Fritz Kreisler, dedicato al maestro ed amico Ysaÿe, e un recentissimo brano della compositrice americana Augusta Read Thomas, di cui la Bevilacqua sta incidendo l’integrale per violino solo.

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